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- Agosto 2012 XVIII Corso della scuola estiva di Arcevia
- Agosto 2012. Scuola estiva di Arcevia: relatori, relazioni e materiali per i corsisti.
Agosto 2012. Scuola estiva di Arcevia: relatori, relazioni e materiali per i corsisti.
SCUOLA ESTIVA DI ARCEVIA 2012
NOTIZIE SUI RELATORI E ABSTRACT DELLE RELAZIONI
TESTO DELLE RELAZION (Aggiornamento al 3.09.2012)
MERCOLEDì 29 AGOSTO 2012 - ORE 14.30/18.30
ORE 14.30 - 15.30 APERTURA DEL CORSO
ORE 15.30 - 16.30
Il primo titolo induce a fare un discorso condito di astrazioni, il secondo si presta ad essere svolto con esempi. Vediamo come.
Mi propongo di mettere in scena un processo di insegnamento e di apprendimento in cui man mano nelle diverse fasi
- preparazione della lezione e trasposizione con ricerca di testi, di immagini, ecc.
- comunicazione in classe (nelle due tipologie unidirezionale e interattiva)
- guida al processo di apprendimento con assegnazione di compiti da svolgere con le risorse digitali
- con lavori laboratoriali da svolgere con risorse digitali
- ipotesi di uso di un museo virtuale o di risorse digitali museali
- fase di verifica degli apprendimenti con prodotti realizzati grazie all'uso di risorse digitali
Man mano commenterò e darò senso alle diverse fasi del processo per rimarcare quel che le risorse digitali "fanno" a me insegnante e agli alunni.
Su quale tema e con quale prodotto disponibile svolgere il ragionamento?.
Ho pensato di farlo con un mio prodotto sulla cristianizzazione dell'impero usato per dialogare con una classe 2.0 di un istituto superiore di Palermo.
Mostrerò quel che ho fatto per realizzarlo e farò un esercizio di immaginazione su quel che potrei fare con la classe, in lab, in museo virtuale ecc.
Penso che questa impostazione abbia la possibilità di mettere in scena un copione di mediazione didattica con uso di risorse digitali. Essa avrebbe bisogno di molti dettagli e perciò di molto tempo di esposizione, ma cercherò di puntare sui passaggi cruciali e di mostrare quali sono gli strumenti e le applicazioni digitali di cui mi sono servito o mi servirei per realizzare il processo di insegnamento e di apprendimento.
La cultura digitale implica sapere che esiste una gamma di strumenti (hardware) e una gamma ampia di applicativi (software) e una quantità grande di prodotti digitali e una capacità di usarne almeno alcuni con spirito critico. L'uso accorto ed efficace delle risorse digitali rende un servizio alla promozione della cultura storica.
La cultura storica implica apprendere una conoscenza di buona qualità e sapere che esistono molti libri sullo stesso tema dove sono esposte molteplici interpretazioni e saper usare la conoscenza per comprendere aspetti e processi del mondo attuale.
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BIOGRAFIA
Insegna linguaggi storiografici nel Master di comunicazione storiografica dell'università di Bologna. E' il presidente di Clio '92. Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia. La sua attività di ricerca si è svolta in una prima fase su aspetti e problemi della storia economica e sociale dello stato veneziano. In una seconda fase si è rivolta ai problemi dell'insegnamento collegati alla epistemologia e metodologia alla della storia.
A partire dalle esperienze di insegnanti e dalla collaborazione con loro ha ideato una proposta di curricolo verticale e continuativo centrato sulle operazioni cognitive e sulle conoscenze storiche significative. Si è peculiarmente dedicato al problema della scrittura dei testi storiografici per l'apprendimento e dei testi divulgativi mediante la trasposizione di testi esperti. Ha contribuito alla progettazione ed alla elaborazione di materiali didattici per percorsi museali e per la sala multimediale sugli affreschi giotteschi della Cappella degli Scrovegni a Padova (per i dettagli si possono vedere le presentazioni sul sito www.clio92.it).
Ha in corso la collaborazione con La Vita Scolastica - rivista didattica per la scuola primaria - e ha coordinato la produzione di testi scolastiici di storia e di geografia per la IV e V classe della scuola primaria. Suoi articoli sono stati tradotti in spagnolo, in portoghese e un suo libro è uscito in edizione greca.
ORE 16.30 - 17.30
Che cosa dobbiamo allora intendere per competenza digitale?
Come può e deve entrare nelle attività curricolari di una disciplina come la storia?
Quali sono le migliori pratiche didattiche per supportare lo sviluppo della competenza digitale? Quali le risorse digitali disponibili per realizzare al meglio questo percorso nell'attività di insegnamento della storia?
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BIOGRAFIA
Suggerimenti di lettura
I. Mattozzi, G. Di Tonto (a cura di) Insegnare storia. Corso di aggiornamento ipermediale per insegnanti di storia prodotto dal Dipartimento di discipline storiche per il Ministero della Pubblica istruzione,Roma-Bologna, 2000
Giuseppe Di Tonto, “Scrivere per i nuovi media: dal testo cartaceo alla scrittura digitale” in “Informatica per le scienze umanistiche” A cura di T. Numerico, A. Vespignani, Ed. Il Mulino, Bologna 2003
G. Di Tonto - E. Perillo (A cura di),Storia@Storie, Quaderni di Clio n. 10, Bologna 2011. http://www.clio92.it/index.php?area=3&menu=13&page=575,
G. Di Tonto e I. Mattozzi Il curriculum di storia con la LIM, saggio pubblicato sulla piattaforma LIM dell’ANSAS ex Indire, 2011
G. Di Tonto, Collaborare e cooperare in ambiente di e-learning, saggio pubblicato sulla piattaforma PON Didatec dell'ANSAS ex-Indire, 2012
ORE 17.30 - 18.30
BIOGRAFIA
Ricercatore universitario di ruolo in Didattica e Pedagogia speciale, presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna.
La relazione prende in esame l'interazione tra storia e geografia e"le ragioni per la ricerca della loro complementarità... fondate su una elaborazione epistemologica che ha attraversato il secolo XX e su pratiche di lavoro di geografi e di storici che hanno dimostrato l'efficacia conoscitiva di essa".
F. Braudel, definisce la geostoria come "la storia che l'ambiente impone agli uomini condizionandoli con le sue costanti [...] ma è anche la storia dell'uomo alle prese col suo spazio, spazio contro il quale lotta per tutta una vita di fatiche e di sforzi "
Lucio Gambi, uno dei più importanti geografi italiani del Novecento che ha dedicato i suoi studi alla trasversalità dei saperi e alla pluralità di approcci, afferma che non esistono le discipline, ma esistono solo i problemi ed è dai problemi che debbono partire le nostre ricerche per dare possibili risposte con le conoscenze e le capacità di indagine di cui disponiamo come storici, come geografici, fisici, matematici, ecc.
Per costruire percorsi geo-storici bisogna partire dai temi e dai problemi del mondo di oggi, esaminarli da punti di vista differenti per svilupparne l'analisi in prospettiva storica temporale e in quella spaziale.
Della proposta di insegnare geo-storia, non nuova nella scuola italiana, che si ripropone oggi con una certa urgenza, per le sollecitazioni delle indicazioni ministeriali, si è ampiamente trattato nella scuola estiva di Arcevia dell'anno precedente (2011); quest'anno vengono prese in considerazione le risorse offerte dal digitale e le opportunità che esso offre per rendere più evidente la relazione tra le due discipline e favorire la partecipazione dell'allievo alla costruzione della propria conoscenza
La relazione ruoterà attorno alla presentazione di due esempi e si articolerà come riflessione su due prodotti digitali allo scopo di evidenziare come lo strumento digitale modifichi e faciliti i processi di apprendimento, come richieda un'azione del soggetto, che agisce e sceglie i tempi, i modi e i contenuti del suo apprendere, come costruisca saperi complessi e articolati in cui "il dove" permette di capire meglio " il come" e " il perché".
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BIOGRAFIE
Maria Teresa Rabitti: già insegnante di scuola media, insegna Didattica della storia presso la Facoltà discienze della formazione della Libera Università di Bolzano, membro della segreteria e del direttivo di “Clio '92”, è coautrice della storia nel sussidiairio Poster (Giunti). Le sue ultima pubblicazione (in collaborazione con G. Brioni) Descrivere le civiltà, Junior edizioni, Bergamo, 2008 e ll museo nel curricolo di storia, FrancoAngeli, Milano, 2007.
Francesca Dematté, insegna Italiano e Storia nella scuola Secondaria Superiore. Svolge attività di aggiornamento e formazione sulla didattica della storia. E’autrice di Learning Object per Ansas (ex Indire) . Fa parte dell’ Associazione Clio’92 dove ha collaborato con la redazione del sito. Ha pubblicato articoli e testi in ambito sia didattico sia letterario.
La nostra presentazione intende far coincidere le parole di Ivo Mattozzi con quelle di Mario Morcellini che propone un "processo di ristilizzazione" del ruolo dell'insegnante, cioè "rimettere il docente in un circuito di modernità e quindi di renderlo credibile agli occhi dei suoi allievi" che hanno a che fare "con tipi di saperi, tipi di linguaggi, ma anche contenuti di sapere, di relazioni comunicative, di relazioni di vita, che vengono da un altro tipo di magistero, da un altro tipo di autorità, quello dei media" (Mario Morcellini, Nuove pratiche di apprendimento e di insegnamento, Summit della Telecom sulla società della telecomunicazione, Napoli, 5.7.1996, in: http://www.spbo.unibo.it/pais/giovgraz/Morcellini.htm)
Con esempi pratici intendiamo quindi sollecitare una riflessione sui due aspetti del processo di insegnamento e di apprendimento in una visione in cui il digitale si affianca e non sostituisce l'uso del cartaceo e dell'esperienza, anzi ne diventa uno strumento di valorizzazione.
Cerchiamo di dare possibili soluzioni a due questioni che possono essere essenziali nell'affrontare l' argomento del rapporto tra insegnamento della storia e digitale:
1. Se assumo l'impegno a una "ristilizzazione" del mio ruolo, cosa cambia nel modo di programmare il curricolo di storia e nello specifico la didattica dei copioni e dei qdc?
2. Per quanto riguarda l'apprendimento, come adeguare il mio agire alle nuove esigenze di apprendimento?
Proponiamo esempi di un modo di pensarsi insegnanti che non delegano l'apprendimento a una gestione soggettiva dell'alunno attribuendo al digitale un ruolo sostitutivo dell'insegnante, ma, al contrario, proponiamo un modo di essere in cui la definizione insegnante-guida assume un significato più pregnante.
Un altro aspetto che intendiamo mostrare è come le operazioni cognitive non vengano misconosciute dal digitale, ma ulteriormente valorizzate nei diversi percorsi di reperimento delle informazioni, della loro rielaborazione e della modalità di comunicazione. Non ultimo è il valore che il digitale assume nel curricolo per quanto riguarda la documentazione e l' archiviazione.
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BIOGRAFIE
Luciana Coltri: maestra, supervisore a tempo parziale presso l'Università degli Studi di Padova, corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria, per la quale conduce laboratori di geografia e didattica interculturale. Formatrice “Clio '92”. Esperta in didattica dei quadri di civiltà e didattica dei copioni. Collabora con riviste di didattica ed è coautrice del sussidiario Poster (Giunti editrice). La sua ultima pubblicazione è Conoscere l’altro con i copioni in E. Perillo (a c. di), Storie plurali cit., pp. 31-40.
Daniela Dalola : insegna nella scuola primaria, è membro del direttivo ed è formatrice di “Clio „92”, ha collaborato alla elaborazione della didattica della geografia per la rivista “La Vita scolastica”, è coautrice della geografia nel sussidiario Poster (Giunti edizioni)
ORE 11.00 - 11.20
ORE 11.20 - 12.20
Come strutturare una possibile sceneggiatura su questo tema? Quale formato dare alle conoscenze, ai processi di trasformazione, alle problematizzazioni e ai modelli di spiegazione connessi con il Neolitico? Come usare gli ambienti e le opportunità del digitale? Per raggiungere quali obiettivi? In quale rapporto con la mediazione didattica sul tema? Quale il valore aggiunto delle competenze digitali per quelle storiche?
Il caso del Neolitico servirà per cercare di approfondire queste domande, con lo scopo di sollecitare la riflessione tra i partecipanti e avviare ulteriori percorsi di ricerca e interrogazione.
ORE 12.20 - 13.20
Intorno a questa domanda ruota la prima parte della relazione che cercherà di dare conto delle trasformazioni che l'editoria scolastica ha avviato in questi ultimi anni, alla luce delle recenti disposizioni e delle linee guida ministeriali sui libri di testo nella versione digitale. L'analisi sarà allargata al confronto con linee guida europee. Nella seconda parte saranno mostrati alcuni esempi concreti di manuali, materiali e risorse digitali proposti dalle case editrici alle scuole, per l'adozione dei libri di testo.
Infine, con lo sguardo rivolto al futuro dell'editoria scolastica digitale, sarà presentato un piccolo prototipo di unità di apprendimento di storia in ambiente digitale, progettato per tablet e Ipad.
LABORATORIO 1 - PROGETTARE COPIONI QUADRI DI CIVILTA' CON L'USO DELLE RISORSE DIGITALI- LUCIANA COLTRI- GIUSEPPINA BIANCINI - CRISTINA CARELLI
ATTIVITA' DEL LABORATORIO (Scarica il file di presentazione)
LABORATORIO 2 - PROGETTARE LA DIDATTICA PER TEMI E PROBLEMI CON LE RISORSE DIGITALI - ERNESTO PERILLO
ATTIVITA' DEL LABORATORIO
LABORATORIO 3 - STORIA DIGITALE GEOSTORIA E BENI DEL PATRIMONIO - FRANCESCA DEMATTE' - MARIA TERESA RABITTI
ATTIVITA' DEL LABORATORIO Scarica il file di presentazione
LABORATORIO 4 - INSEGNARE STORIA CON I MANUALI E LE RISORSE DIGITALI - LUISA BORDIN/GIUSEPPE DI TONTO
ATTIVITA' DEL LABORATORIO Scarica il file di presentazione
Biografia
Luisa Bordin, docente di scuola primaria, è autrice di testi scolastici per la scuola primaria di ambito linguistico eantropologico. Con riferimento alla disciplina storica, coordina laboratori dididattica della storia locale per docenti della scuola di base. Ha partecipato al Progetto ministeriale “Innova Scuola” sull’uso degli ambienti digitali per l’apprendimento. È componente del Direttivo dell’Associazione Clio ’92.
BIOGRAFIA
Incaricato presso l'ateneo di Macerata dal 1 novembre 2004 per Didattica Generale afferisco al dipartimento di Scienze dell'educazione e della formazione.
Precedentemente sono stato incaricato 3 anni presso l'Università di Udine.
Insegno dal 1999-2000 tematiche relative alle Tecnologie dell'apprendimento e dell'istruzione, prima nell'ateneo di Udine e ora in quello di Macerata.
L'interesse per le tecnologie per la didattica ha indirizzato le mie ricerche nel settore dell'e-learning. Ho progettato e coordinato nel 1999-2000 il corso diperfezionamento a distanza in "Dal testo alla rete" che ha coinvolto oltre 250 docenti provenienti da varieregioni d'Italia e successivamente il corso di formazione per tutor MOL.
Ho diretto il Master di primo livello in Open Distance Learning attivato dall'ateneo udinese, ho progettato il Master universitario "Formatore multimediale" e ora dirigo il Master in "Progettazione, realizzazione e gestione di ambienti di apprendimento on line" presso l'ateneo di Macerata.
L'attività di ricerca è iniziata sugli aspetti semiotici della comunicazione multimediale collaborando con il prof. Janos Petofi dal 1996. È' stata poi rivolta in modo esplicito alla didattica multimediale e on line.
Attualmente mi occupo di ambienti di apprendimento on line e di e-portfolio. A livello istituzionale sono delegato rettorale per l'e-learning e in quanto tale sono membro del Comitato CRUI che si occupa di Elearning.
Dirigo il Centro per l'e-learning e la formazione integrata (CELFI) dell'Università di Macerata che coordina le attività relative alla formazione a distanza della università di Macerata. (Testo tratto dal curriculum disponibile all'indirizzo http://www.caffe360.it/matfor/nbrossi.pdf )
ORE 10.00 - 11.30
RESOCONTO DEI LABORATORI
ORE 11.30 - 12.00
ORE 12.00 - 13.00