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A scuola in villa

A SCUOLA IN VILLA

Un esperienza di insegnamento con i beni culturali

Villa Pisani

A cura di Alessandra Boccato e Chiara Massari (I.T.I.S. “P. Levi” - Mirano (VE)

“A scuola in villa” è un seminario di formazione per insegnanti promosso e sostenuto dalla Regione Veneto e organizzato dall’Associazione per le Ville Venete e dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica - ex IRRE del Veneto. Vi abbiamo partecipato con l’idea di fare qualcosa insieme, nonostante le discipline che insegniamo, tecnologia - disegno e italiano - storia, possano sembrare troppo “lontane” tra loro. Abbiamo deciso di lavorare su villa Foscarini Rossi, a Stra (Ve), perché ci ha colpito il fatto che è sede del museo di un’azienda di calzature. Questo cambio di destinazione d’uso — da residenza dogale a museo aziendale — ci sembrava particolarmente interessante perché metteva in relazione economia del passato e del presente, la potenza della Serenissima ed il Nord Est attuale. Questa circostanza, infatti, ci ha offerto la possibilità di tentare approfondimenti ed attività anche difficili da ipotizzare all’inizio del lavoro.

L'aspetto progettuale più complesso è consistito nel trovare la strada per avvicinare al patrimonio culturale del territorio gli studenti di un istituto tecnico industriale, il cui percorso di studi prevede una netta prevalenza di discipline legate alle moderne tecnologie. Premessa indispensabile è stata dunque quella di rinunciare a vedere il bene culturale come esclusivo appannaggio della storia dell'arte, puntando invece su un percorso che potesse:

  • valorizzare lo specifico tecnologico dell'istituto;
  • connettersi efficacemente con il presente.

Abbiamo pensato di proporre alle due classi coinvolte, una prima ed una quarta, un approfondimento dedicato alla storia della villa dall’antica Roma sino alle residenze di villeggiatura settecentesche. Particolare risalto è stato dato, naturalmente, alla figura di Andrea Palladio, protagonista illuminato di quel fenomeno definito la “civiltà delle ville venete”.

Questo approfondimento si è inserito all’interno di due percorsi didattici interdisciplinari che si sono sviluppati autonomamente, in base all’età e alle competenze dei ragazzi.

 

Il disegno industriale: incontro tra arte e impresa

CLASSE IC

  • Architettura e Italiano: la lettura del racconto La grande villa[1] ha fornitoDisegno industriale 1 l’occasione per fermare l'immagine sulla personalità di Palladio.   
  • Scuola e Azienda: la visita alla Rossimoda ha evidenziato agli alunni l’importanza nella produzione calzaturiera delle abilità artigianali accomunate alle conoscenze tecnologiche. A scuola, nel laboratorio di Tecnologia e Disegno, gli alunni hanno esercitato le loro conoscenze tecnologiche dimostrando di saper realizzare individualmente, con l’uso di Autocad, un semplice prototipo di scarpa, applicando le costruzioni geometriche acquisite nel disegno tecnico.
  • Scuola e Museo: la visita, attraverso i tanti modelli esposti e prodotti dalla Rossimoda, ha rivelato agli alunni la lunga tradizione calzaturiera del distretto del Brenta. Inoltre la collezione di arte moderna e contemporanea, di proprietà di Luigino Rossi,  ha svelato ai loro occhi alcune opere di Andy Warhol prodotte nel periodo pre-Pop Art.
  • Arte e Tecnologia: conoscere l’evoluzione artistica di Warhol, quale esponente della Pop Art, ed analizzare i soggetti visti al museo, ha alimentato la loro fantasia e creatività portandoli ad elaborare personalmente il messaggio dell’artista per applicarlo al loro modello di scarpa.
  • Arte e Inglese: gli alunni, nel tradurre lo slogan pubblicitario scelto, si sono misurati con la difficoltà di interpretare linguisticamente citazioni o proverbi.
  • La visita alla settecentesca Villa Pisani, piccola Versailles, ha suggerito la visione del film Marie Antoinette di Sofia Coppola (2006) che, oltre all’ambientazione, ha offerto curiosi agganci al percorso svolto.

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Villa Foscarini-Rossi: luogo di incontro tra economia, arte e letteratura

CLASSE IVB Informatica 

Villa Foscarini RossiL'idea progettuale è nata, lo si è detto, considerando Villa Foscarini Rossi come una sorta di sintesi emblematica del passato e del presente del nostro territorio.

Siamo partiti dal presente di questo edificio, ora adibito a museo d'impresa: alcuni dati essenziali sull'andamento economico dell'azienda e, successivamente, la visita alla struttura produttiva e progettuale hanno dato l'opportunità di conoscere una realtà economica locale di antica tradizione, profondamente radicata sul territorio, ma, allo stesso tempo, proiettata in una dimensione di economia globalizzata.

La presenza capillare in Riviera del Brenta di aziende e laboratori legati alla produzione calzaturiera ha suscitato la questione storica di come e quando tale presenza si sia andata definendo: abbiamo allora analizzato la rielaborazione di un breve saggio di storia economica, dedicato all'evoluzione del distretto calzaturiero brentano.

Successivamente, l'interesse si è spostato nuovamente su Villa Foscarini Rossi e ci siamo chiesti qual è stato in passato il significato e la funzione di questo edificio e, più in generale, delle ville venete.

Per provare a rispondere, attraverso l'analisi di testi storiografici, siamo partiti dall'espansione della Repubblica di Venezia in terraferma, ricordandone sinteticamente le tappe e soffermandosi poi su due momenti storici.

Innanzitutto il XVI secolo, con la straordinaria fioritura architettonica legata ad Andrea Palladio.

Il secondo periodo storico che abbiamo considerato in particolare, nelle sue implicazioni soprattutto sociali e di vita materiale, è stato il Settecento: con il supporto di testi storiografici, siamo arrivati ad inquadrare il contesto della "civiltà delle ville".

Contemporaneamente, si erano già delineate le caratteristiche generali dell'Illuminismo europeo ed italiano: si è scelto, allora, di valorizzare le rappresentazioni letterarie della società veneziana, concentrando l'interesse soprattutto sulla nobiltà e la borghesia.

Attraverso attività di apprendimento cooperativo ed individuale, abbiamo analizzato alcuni testi di Carlo Goldoni, ma si è fatto riferimento anche a Gasparo Gozzi e a Giuseppe Parini che, seppur di ambiente lombardo, sviluppa una satira antinobiliare accostabile a quella goldoniana.

La visita a Villa Foscarini ha consentito, tra l'altro, di  soffermarsi ulteriormente su questi temi attraverso l'analisi, concordata con l'operatrice, di dipinti di Pietro Longhi; nel corso della visita a Villa Pisani, poi, si è valorizzato il tema dell'"autorappresentazione" della nobiltà veneziana, con l'analisi degli affreschi e l'interpretazione allegorica delle statue presenti.

Per quanto riguarda le verifiche formative, si è trattato di brevi questionari sulle attività svolte o di produzioni ed esposizioni testuali; la verifica sommativa è consistita nella stesura di un saggio breve costruito sulla base di alcune fonti utilizzate nel corso del lavoro svolto.

In conclusione speriamo che un’attività didattica di questo genere  favorisca «la comprensione dei significati, delle concettualizzazioni e interpretazioni, delle funzioni e potenzialità dei beni culturali e paesaggistici nonché permetta di consolidare atteggiamenti di interesse e rispetto per il patrimonio»[2].


 


[1]  N. Pozza, La putina greca e altre storie, Milano 1972

[2]  A. Bortolotti, M. Calidoni, S. Mascheroni, I. Mattozzi, Per l'educazione al patrimonio culturale. 22 tesi, Milano 2008, p. 33

 

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