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- Un corso ben...concertato
- Scuola di formazione di Arcevia - Agosto 2006
Un corso ben...concertato
SCUOLA DI FORMAZIONE DI ARCEVIA (AN)
SI E' CHIUSA LA XII EDIZIONE CON I CORSI SUL PATRIMONIO E I SUONI NELL'INSEGNAMENTO DELLA STORIA
Resoconto di Floriana Buti
Circa centoquaranta insegnanti hanno frequentato quest'anno i due corsi della Scuola Estiva di Arcevia che per la per la prima volta si è svolta alla fine di agosto.
Il primo corso era dedicato all’educazione al patrimonio nel curricolo di storia.
Il secondo al rapporto tra educazione musicale e storia.
I docenti nelle loro lezioni e gli insegnanti nei laboratori hanno riflettuto per dare risposta alle seguenti questioni:
È possibile insegnare storia con il patrimonio e per formare studenti educati al patrimonio culturale?
Come è possibile includere nell’insegnamento della storia l’attenzione ai fenomeni musicali?
Come è possibile che gli insegnamenti di educazione musicale e di storia della musica formino anche la cultura e la coscienza storica?
I corsi organizzati dall’associazione “Clio ‘92” e dall’IC di Arcevia, Serra de’ Conti, Montecarotto sono stati svolti da docenti provenienti dalle università di Bologna (Ivo Mattozzi), di Bolzano (Elita Maule e Teresa Rabitti), di Bruxelles (Maurizio Disoteo), dall'università di Roma "La Sapienza" (Alessandro Portelli), Teramo (Paola Besutti), e da formatori di “Clio ‘92” .
Il corso sulla musica è stato inaugurato con la presentazione del libro Far sentire la storia che raccoglie gli atti della Scuola Estiva del 2005 e con un concerto del “Trio Armonico” che ha eseguito musiche di Vivaldi e di Gervasio nella chiesa di San Francesco.
Le lezioni hanno messo in rilievo che l’insegnamento della storia non forma conoscenze storico-musicali e che quello di educazione musicale e di storia della musica non contribuisce alla formazione storica in misura e in modo adeguati. Ma hanno proposto efficaci proposte per far scattare la complicità tra i diversi insegnamenti esemplificandole sulla storia del teatro d’opera a Senigallia e ad Arcevia e sulle musiche nelle feste delle corti principesche italiane, sulle trasformazioni della musica occidentale per l’influsso delle musiche di altre civiltà, sulla prima formazione musicale e storica nella scuola dell’infanzia e primaria, sull’inclusione di aspetti musicali nella elaborazione dei quadri di civiltà. I laboratori hanno tradotto le proposte in percorsi didattici che potranno essere sperimentati nelle classi da insegnanti di storia e da insegnanti dell’ambito dell’educazione musicale.
Le lezioni e le attività dei laboratori sono state filmate e montate in dvd grazie alla perfetta attrezzatura e alla efficiente organizzazione del Centro Audiovisivi di Arcevia con la regia di Volfango Santinelli. Ancora una volta il CAD si è dimostrato una risorsa unica in Italia e un bene culturale della Comunità montana da salvaguardare e da sostenere.
Nell’ambito del corso ai partecipanti è stata offerta la possibilità di conoscere il patrimonio artistico e paesaggistico di Arcevia e di Serra de’ Conti con visite guidate ai castelli, nelle chiese, nei musei e nei teatri. A Piticchio gli Amici del castello hanno offerto una cena con prodotti delle aziende agricole locali.
Nelle prossime settimane torneremo sui risultati di questa importante occasione di formazione offerta da Clio '92, in collaborazione con l'Istituto comprensivo di Arcevia, intanto pubblichiamo l'intervento di Ivo Mattozzi a conclusione del primo corso sul patrimonio e delle attività dei laboratori e i commenti sulla stampa locale.
Curricolo di storia ed educazione al patrimonio. di Ivo Mattozzi 809.54 KB