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Etnografia e storia locale

ETNOGRAFIA E STORIA A SCALA LOCALE IN UN’ESPERIENZA DIDATTICA SUGGESTIVA A BRIVIO

SEGNALAZIONE DI IVO MATTOZZI

Ecco una prova di come l’insegnamento della storia a scala locale possa essere fecondo di rapporti con altre scienze sociali e come possa imbricarsi con la ricerca esperta. Brivio è un paese in provincia di Lecco.

In uno dei suoi quartieri c’è una chiesetta dedicata a S. Antonio abate. A gennaio, ogni anno, vi si svolge una festa dedicata al santo eremita che era tentato dal demonio sotto forma di porco. Già nel 1984, Massimo Pirovano – insegnante e studioso di etnografia - propose ai suoi allievi di una classe di scuola media di svolgere una ricerca storico-didattica sulla festa. Dell’esperienza Pirovano rese conto allora soffermandosi sul senso di ricerche che mostrano che "ogni paese è mondo" per rovesciare a vantaggio dell'insegnamento delle storie a scala locale il detto più stereotipato "tutto il mondo è paese". Ma recentemente Pirovano è tornato a studiare la festa ed ha pubblicato un piccolo volume da cui io ho imparato un mucchio di cose interessanti: l’agiografia di s. Antonio abate, le metamorfosi dell’immagine del suo rapporto con il porco, le ragioni del tabù delle religioni ebraiche ed islamiche contro la carne di maiale.

Partendo dal programma attuale della festa, analizzato nei suoi elementi ricorrenti, lo studioso ricostruisce i cambiamenti avvenuti nel corso del Novecento e concentra un’attenzione particolare sui protagonisti della manifestazione e sulla loro posizione sociale. Ora le sue ricerche sono state pubblicate in un libro Sant’Antonio abate.

La festa a Brivio e la devozione diffusa (Comitato festeggiamenti Burgh di Tàter – Comune di Brivio, 2003, pp. 80). Vi si possono leggere alcune ipotesi sui significati del culto e sulle origini della festa a Brivio, a partire dalla biografia di sant’Antonio abate, dal radicamento medioevale e dalla diffusione della sua devozione in gran parte dell’Occidente cristiano. Ha utilizzato documenti scritti, testimonianze orali, reperti materiali, ma anche tratti dell’iconografia antoniana e tracce che si trovano nei materiali folklorici e nelle pratiche rituali del Lecchese, di alcune regioni italiane ed europee. Dunque, il volume testimonia della potenzialità dell’insegnamento della storia a scala locale di promuovere conoscenze interessanti che possono costituire il modello per la comprensione di fenomeni più generali. Noi pubblichiamo l'appendice del volume che ripropone il resoconto didattico di venti anni fa.

Per chi fosse interessato a conoscere l’intera ricerca etnografica diamo gli elementi per acquisire il volume che può essere richiesto a: FABRIZIO BOSISIO - Via S. Antonio, 6 - 23883 BRIVIO tel. 0395320923 - fax. 0399288669 e verrà spedito in contrassegno a €. 7,00 - cifra comprensiva delle spese postali.

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