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Archivi storici nell'era digitale
FRANCESCA CAVAZZANA ROMANELLI, STEFANIA FRANZOI, DOMENICA PORCARO MASSAFRA (A CURA DI) STRUMENTI DI RICERCA PER GLI ARCHIVIFRA EDITORIA TRADIZIONALE, DIGITALE E IN RETE.
Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici, 2012. pp. 218.
Recensione a cura di Ernesto Perillo
Ripetiamo spesso, e a ragione, che il digitale ha rappresentato e rappresenta ancor oggi una rivoluzione per quanto riguarda la tecnologia delle comunicazioni, e non solo.
Tra gli ambiti messi in discussione da questo cambiamento così profondo e radicale, c’è anche il mondo degli archivi. La transizione digitale ha posto interrogativi sul significato delle fonti digitali e sulla necessità di costruire nuovi e più efficaci strumenti di ricerca, di rappresentazione e descrizione dei documenti, dei complessi archivistici, dei soggetti produttori. E ciò per rendere sempre più utile e visibile il patrimonio di dati e di informazioni conservato negli archivi, rispondere alle nuove domande e ai nuovi pubblici, esplorare più efficaci modalità di mediazione tra l’utente e i documenti. In sostanza, per “ (…) ovviare a quei deficit comunicativi che, in senso ampio, hanno da sempre penalizzato il lavoro archivistico”[1].
Il volume Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria tradizionale, digitale e in rete a cura di Francesca Cavazzana Romanelli, Stefania Franzoi, Domenica Porcaro Massafra riprende queste sfide e mette a disposizione del lettore riflessioni, analisi, progetti, esempi, resoconti.
Il testo - pubblicato nella collana “Archivi del Trentino: fonti, strumenti di ricerca e studi” a cura della Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento - raccoglie le relazioni presentate in due convegni nazionali, tenuti nel 2008 rispettivamente a Ca’ Tron (Treviso) e a Bari, e saggi inediti. La parte conclusiva dei contributi racconta le esperienze archivistiche della Provincia di Trento.
Anche il mondo della scuola deve far i conti con il digitale, i nuovi alfabeti che esso introduce, i cambiamenti delle modalità di conoscere e imparare. E dunque il sapere storico e la storia insegnata non sfuggono alla necessità di un ripensamento della mediazione didattica capace di valorizzare gli ambienti digitali come luoghi e strumenti per promuovere conoscenze, abilità, competenze.
Secondo A. Zorzi “ (…) ci stiamo avvicinando al momento in cui il mestiere dello storico sarà appreso in un contesto di pratiche realmente diverso da quello attuale: sarà un modo di fare storia che possiamo chiamare 2.0”[2]. Analogamente possiamo parlare di un modo di insegnare e apprendere la storia 2.0.
In esso, l’uso del web è e sarà sempre più decisivo. E ciò significa, tra le altre cose, conoscere le procedure di traslazione dalla stampa al digitale e le modalità di costruzione degli archivi digitali, saper usare con padronanza e consapevolezza critica gli strumenti di ricerca, interrogazione dei documenti, dei dati, delle banche dati, imparando a comprendere e valutare l’affidabilità e l’accuratezza dei siti e delle risorse digitali.
In una parola, significa, anche per la storia, saper usare il digitale e non essere usati dal digitale.
Per questi motivi, la lettura di questo libro (un libro di carta, ancora, ma edito anche in rete) è utile al docente che voglia attrezzarsi e attrezzare i suoi studenti nelle nuove pratiche di esplorazione del passato e di costruzione della storia.
Pubblichiamo volentieri dal sito www.trentino cultura.net il contributo di apertura del volume di F. Cavazzana Romanelli, Inventari, Censimenti, sistemi informativi. Ancora un libro, nel quale l’autrice presenta i diversi saggi che ne compongono l’indice, tracciando il filo e l’itinerario che li collega.
Dallo stesso sito è possibile scaricare anche l'intera pubblicazione.
Si ringraziano Livio Cristofolini, Dirigente della Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento, e Francesca Cavazzana Romanelli.
[1] F. Valacchi, A caccia di descrizioni archivistiche nel web, in Francesca Cavazzana Romanelli, Stefania Franzoi, Domenica Porcaro Massafra (a cura di), Strumenti di ricerca per gli archivi fra editoria tradizionale, digitale e in rete, Provincia di Trento, Trento, 2012, p. 61.
[2] A.Zorzi , Due o tre cose che so di lui, in Francesca Cavazzana Romanelli, Stefania Franzoi, Domenica Porcaro Massafra (a cura di), Strumenti di ricerca per…, op.cit., p. 26.