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Obbligo di istruzione a 16 anni e assi culturali
OBBLIGO DI ISTRUZIONE A 16 E L'ASSE CULTURALE STORICO-SOCIALE
Il Ministro ha emanato il decreto per l’obbligo d’istruzione a 16 anni . Il documento ministeriale non apporta cambiamenti ai programmi scolastici del biennio della scuola secondaria di II grado; tuttavia fornisce indicazioni importanti per i Piani dell’Offerta Formativa delle scuole superiori, per la programmazione didattica dei singoli insegnanti e dei consigli di classe.
La chiave di volta è data dalle 8 competenze chiave di cittadinanza definite dall’Unione Europea, quello che tutti devono sapere acquisire e sapere al termine dell’obbligo scolastico, a 16 anni di età:
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Imparare ad imparare : ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro. (Oggi molti di loro si disperdono perché non riescono ad acquisirlo) .
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Progettare : ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e realistici. Questo richiede la capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati. (Oggi molti di loro vivono senza la consapevolezza della realtà e delle loro potenzialità) .
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Comunicare : ogni giovane deve poter comprendere messaggi di genere e complessità diversi nella varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi. (Oggi i giovani hanno molte difficoltà a leggere, comprendere e a scrivere anche testi semplici in lingua italiana) .
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Collaborare e partecipare : ogni giovane deve saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista. (Oggi i giovani assumono troppo spesso atteggiamenti conflittuali e individualistici, perché non riconoscono il valore della diversità e dell’operare insieme agli altri) .
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Agire in modo autonomo e responsabile : ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale. (Oggi spesso i giovani agiscono in gruppo per non rispettare le regole e per non assumersi responsabilità) .
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Risolvere problemi : ogni giovane deve saper affrontare situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle. (Oggi i giovani tendono, spesso, ad accantonare e a rinviare i problemi per la situazione di malessere esistenziale che vivono nell’incertezza del futuro) .
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Individuare collegamenti e relazioni : ogni giovane deve possedere strumenti che gli permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo. (Oggi molti giovani non possiedono questi strumenti) .
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Acquisire ed interpretare l’informazione : ogni giovane deve poter acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. (Oggi molti giovani sono destinatari passivi di una massa enorme di messaggi perché sono sprovvisti di strumenti per valutarli) .
I giovani possono acquisire le competenze chiave di cittadinanza attraverso le conoscenze e le abilità riferite a competenze di base che sono ricondotte a quattro assi culturali su cui devono ruotare le attività didattiche del biennio :
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asse dei linguaggi : prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione.
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asse matematico : riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti.
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asse scientifico-tecnologico : riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio.
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asse storico-sociale : riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.
Per quello che riguarda l'asse storico sociale rinviamo:
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ad un commento di Claudio Chianella Docente di Filosofia presso l’ITAS Giordano Bruno di Perugiatratto dal Blog TreccaniLab
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la registrazione della trasmissione di Rai-Educational “Fuoriclasse” dedicata all’argomento con la partecipazione di Domenico Chiesa, Vincenzo Guanci e Maurizio Tiriticco.
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